Si tratta di esplorare le bande dei 16 e dei 13 metri, tra le 18 e le 19 locali (16.00-17.00 UTC), un orario piuttosto comodo per chi ha modo di dedicarsi all'ascolto della radio in campagna, al lago, in montagna; e per chi, al mare, è costretto a casa dalle prime insolazioni o dal brutto tempo. Le due bande dei 13 e dei 16 metri riservano spesso delle belle soprese, specie ora che la propagazione tende ad essere più propizia; ho stilato un elenco delle stazioni più facilmente ascoltabili, ma nulle vieta di aguzzare le orecchie, rinforzare le antenne e provare a ricevere anche altre stazioni non menzionate. E sempre, a portata di mano, penna e log di stazione.
Vorrei qui fare un cenno ad una emittente veramente interessante.
Si tratta di Sudan Radio Service, che emette i suoi programmi dai trasmettitori di Sines in Portogallo, in una serie di lingue (a noi del tutto sconosciute), a seconda del giorno della settimana: il lunedì il programma (della durata di un'ora) viene trasmesso in Dinka, il martedì in Zande, il mercoledì in Moru e Nuer, il venerdì in Shilluk, il sabato in Toposa, secondo lo schema che trovate su
http://www.sudanradio.org/languages.php.
Anche in questo caso la radio è un veicolo inestimabile di cultura: a voi, ora, cercare sulla rete le varie lingue, chi le parla e perché, dove localizzarle e soprattutto ascoltarle; per farvi un'idea dei vari ceppi linguistici, dei suoni, delle musiche, del floklore che queste ci portano. Un viaggio interessantissimo in un universo parallelo al nostro e probabilmente del tutto sconosciuto. Un viaggio affascinante, in terre lontane e per certi versi misteriose. Un viaggio del tutto gratutito senza muoversi da casa. E se non abbiamo Internet a disposizione non importa; anzi, meglio! Per ora ci dilettiamo ad ascoltare e magari rimandiamo ad altra data le varie ricerche sulla Rete.
Avete notato che bene o male c'è sempre un'emittente straniera che trasmete in italiano?
|