Link Nazionale fonia: Lo chiudiamo? Dite la vostra.
Creato Domenica, 11 Ottobre 2015
LINK NAZIONALE ANALOGICO
Lo chiudiamo?
Dite la vostra
Forse qualcuno di voi penserà che oggi sia il primo aprile, come quello di otto anni fa quando annunciammo la chiusura dello storico sistema che da molto tempo ci accompagna nel panorama radioamatoriale italiano, ma non è così. Facendo seguito alla relazione del coordinatore nazionale, nonchè suo vero fautore,il Vice Presidente Natale IW0UIF, presentata a Pordenone 2015 assemblea dei soci, la domanda se ancora oggi sia il caso di tenerlo acceso è venuta prepotentemente alla ribalta.
Le motivazioni principalmente convergono sul fatto se vi sia ancora l'interesse da parte dei tecnici manutentori e degli stessi OM della comunità radioamatoriale italiana, ovviamente quelli interessati e non necessariamente solo del CISAR. Non da meno l'attivazione di singoli sistemi privati nelle porzioni di banda ad esso assegnate, incuranti degli accordi con i sodalizi nel
2007, che di fatto ne inficiano il funzionamento essendo un sistema interamente collegato via radio, con backup via internet per il sistema Obbelix.L'aver ottenuto questo risultato durato ormai più di vent'anni, e mai eguagliato da associazioni italiane e estere oltre il CISAR, di per sè ha comunque portato lustro a tutta la comunità radioamatoriale italiana, e la riprova se mai ve ne era bisogno, è stata nei numerosi e increduli consensi in sede europea alla fiera tedesca di Freidischafen, dove fin dalla prima edizione fummo invitati a replicare quanto fatto nel nostro paese un pò ovunque, dall'america al Quatar,poichè loro non ci erano riusciti, insomma anche gli stessi giapponesi della ICOM rimasero basiti: questa è storia e nessuno può cancellarla.
Il significato reale per il CISAR è sempre stato quello dello spirito di gruppo, una sorta di nostro "core business", infatti non può esistere a lungo un sistema che coinvolge più OM se questi non operano in sinergia e con delle regole comuni. Il Cisar ci è riuscito, ma vale la pena continuare oggi?La tecnologia è andata avanti, e se parlando in termini di affidabilità i sistemi analogici sono e rimarranno sempre i più semplici e quindi più sicuri, in termini di potenzialità e "multimedialita", se mi si consente il termine, quelli digitali sono sicuramente superiori e più flessibili, seppur introducano dei parametri ( connessione dati e server telematici ) per il loro funzionamento che li rendono più soggetti a criticità.
Come saprete di pari passo sono nate le relative reti digitali fonia, D-star o Dmr, e tutta una serie di server, reflector e connessioni varie che permettono tutto e di più, prima tra loro separati, poi uniti, insomma chi vuole parlare..parla con tutti. Anche la CisarNet, seppur in una fase di odierno risveglio dal letargo, potrà offrire dove presente il trasporto dati TCP.IP per vari servizi e quindi a cosa può servire ancora l'analogico?
Se non parliamo del sistema a livello tecnico, con l'invenzione del Tone Busy, ma di quello dell'utilizzo, dovevamo averlo spento da anni , in quanto le peggiori espressioni della diseducazione e della sciatteria, hanno dato il meglio di sè nel palcoscenico nazionale che tecnicamente era offerto. Quanti di noi hanno spento la propria radio sentendo come molti titolari di autorizzazione generale lo stavano utilizzando? ( notare l'assenza della parola radioamatore) a partire da coloro che hanno usato improperi o temi fuori luogo e senza senso, con QSo logorroici o tipo "butta giù la pasta", per terminare al cortocircuito mentale del " chi cè chi cè chi cè ".
Insomma di tutto e di più che certamente ha allontanato chi voleva utilizzarlo correttamente per l'attività radioamatoriale, e tutti i tentativi di informare sul corretto utilizzo sono stati vani, per la nota propenzione dei più a non voler sentire prediche o consigli, portando molte volte a discussioni del tipo " ma chi sei tu per dire a me come devo fare?""..
Beh uno spaccato di tutta la nostra società.
A parte questi immancabili lati oscuri, le grandi soddisfazioni sono venute dal raggiungere nella maggior parte delle zone una qualità audio eccellente e senza sganci, anche qui solo dai sistemi che hanno rispettato alla lettera le indicazioni tecniche che ci eravamo dati, e dal perfetto funzionamento nei casi ove è realmente servito per emergenza, che non cito per non sfruttare tali brutte vicende, ma che tutti ben conosciamo del passato. E tutto ciò per ben venti anni, della serie arrivare è facile ma rimanere...Ma anche tanti e tanti contatti e qso con nuovi amici o quelli di sempre, in un sistema che per noi ha sempre rappresentato un immancabile punto di incontro, la radio accesa in macchina sul link ancora prima di girare il quadro...o subito dopo.
Ma oggi lo vogliamo ancora?
Spegnendolo potremmo liberare molte frequenze,(e tanti personali costi), così da far felici tutti quelli che si sentono ingiustamente interferiti da un sistema, a loro dire, ormai obsoleto e privo di utilità, sfoggiando una nuovissima radio e un nuovissimo ponte con la cravatta, pagato fiori di soldi e fatto ovviamente da aziende, ma vuoi mettere come si sente?
Certo in quel caso l'equalizzazione fonica , la preenfasi e la deenfasi non ti fanno la voce a paperetta o a ruggito di leone dentro una cattedrale se sbagli, corri solo il rischio che la gente ti dica quanto Rum hai bevuto, ma ne vale la pena è lineare.
Battute a parte, il CISAR oggi si trova di fronte a questa scelta, come tutti sanno i nostri tecnici non percepiscono compensi o contributi da nessuno, non ne hanno mai voluti e non ne vogliono oggi, perchè il vero spirito del radiantismo in questo caso ce lo ha sempre impedito, e perchè è sempre stata una attività degli stessi manutentori messa a disposizione di tutti: tale doveva rimanere ed tale è rimasta.
Ma i tempi cambiano, le possibilità e gli interessi idem.
Quindi rimettiamo anche a voi questa decisione, a tutti coloro che in qualche modo interessa dire la propria opinione, ascolteremo tutti, o quasi, ( chi lo voleva chiuso da tempo può anche astenersi...) quindi la domanda:
Il LINK NAZIONALE ANALOGICO LO CHIUDIAMO?
Scrivete alla segreteria Cisar che girerà le comunicazioni al caro Natale IW0UIF e poi decideremo.
Il link Nazionale CISAR , un pezzo della storia di tutti i radioamatori italiani da oltre vent'anni.
73
IW5CGM Giuseppe
2007, che di fatto ne inficiano il funzionamento essendo un sistema interamente collegato via radio, con backup via internet per il sistema Obbelix.L'aver ottenuto questo risultato durato ormai più di vent'anni, e mai eguagliato da associazioni italiane e estere oltre il CISAR, di per sè ha comunque portato lustro a tutta la comunità radioamatoriale italiana, e la riprova se mai ve ne era bisogno, è stata nei numerosi e increduli consensi in sede europea alla fiera tedesca di Freidischafen, dove fin dalla prima edizione fummo invitati a replicare quanto fatto nel nostro paese un pò ovunque, dall'america al Quatar,poichè loro non ci erano riusciti, insomma anche gli stessi giapponesi della ICOM rimasero basiti: questa è storia e nessuno può cancellarla.
Il significato reale per il CISAR è sempre stato quello dello spirito di gruppo, una sorta di nostro "core business", infatti non può esistere a lungo un sistema che coinvolge più OM se questi non operano in sinergia e con delle regole comuni. Il Cisar ci è riuscito, ma vale la pena continuare oggi?La tecnologia è andata avanti, e se parlando in termini di affidabilità i sistemi analogici sono e rimarranno sempre i più semplici e quindi più sicuri, in termini di potenzialità e "multimedialita", se mi si consente il termine, quelli digitali sono sicuramente superiori e più flessibili, seppur introducano dei parametri ( connessione dati e server telematici ) per il loro funzionamento che li rendono più soggetti a criticità.
Come saprete di pari passo sono nate le relative reti digitali fonia, D-star o Dmr, e tutta una serie di server, reflector e connessioni varie che permettono tutto e di più, prima tra loro separati, poi uniti, insomma chi vuole parlare..parla con tutti. Anche la CisarNet, seppur in una fase di odierno risveglio dal letargo, potrà offrire dove presente il trasporto dati TCP.IP per vari servizi e quindi a cosa può servire ancora l'analogico?
Se non parliamo del sistema a livello tecnico, con l'invenzione del Tone Busy, ma di quello dell'utilizzo, dovevamo averlo spento da anni , in quanto le peggiori espressioni della diseducazione e della sciatteria, hanno dato il meglio di sè nel palcoscenico nazionale che tecnicamente era offerto. Quanti di noi hanno spento la propria radio sentendo come molti titolari di autorizzazione generale lo stavano utilizzando? ( notare l'assenza della parola radioamatore) a partire da coloro che hanno usato improperi o temi fuori luogo e senza senso, con QSo logorroici o tipo "butta giù la pasta", per terminare al cortocircuito mentale del " chi cè chi cè chi cè ".
Insomma di tutto e di più che certamente ha allontanato chi voleva utilizzarlo correttamente per l'attività radioamatoriale, e tutti i tentativi di informare sul corretto utilizzo sono stati vani, per la nota propenzione dei più a non voler sentire prediche o consigli, portando molte volte a discussioni del tipo " ma chi sei tu per dire a me come devo fare?""..
Beh uno spaccato di tutta la nostra società.
A parte questi immancabili lati oscuri, le grandi soddisfazioni sono venute dal raggiungere nella maggior parte delle zone una qualità audio eccellente e senza sganci, anche qui solo dai sistemi che hanno rispettato alla lettera le indicazioni tecniche che ci eravamo dati, e dal perfetto funzionamento nei casi ove è realmente servito per emergenza, che non cito per non sfruttare tali brutte vicende, ma che tutti ben conosciamo del passato. E tutto ciò per ben venti anni, della serie arrivare è facile ma rimanere...Ma anche tanti e tanti contatti e qso con nuovi amici o quelli di sempre, in un sistema che per noi ha sempre rappresentato un immancabile punto di incontro, la radio accesa in macchina sul link ancora prima di girare il quadro...o subito dopo.
Ma oggi lo vogliamo ancora?
Spegnendolo potremmo liberare molte frequenze,(e tanti personali costi), così da far felici tutti quelli che si sentono ingiustamente interferiti da un sistema, a loro dire, ormai obsoleto e privo di utilità, sfoggiando una nuovissima radio e un nuovissimo ponte con la cravatta, pagato fiori di soldi e fatto ovviamente da aziende, ma vuoi mettere come si sente?
Certo in quel caso l'equalizzazione fonica , la preenfasi e la deenfasi non ti fanno la voce a paperetta o a ruggito di leone dentro una cattedrale se sbagli, corri solo il rischio che la gente ti dica quanto Rum hai bevuto, ma ne vale la pena è lineare.
Battute a parte, il CISAR oggi si trova di fronte a questa scelta, come tutti sanno i nostri tecnici non percepiscono compensi o contributi da nessuno, non ne hanno mai voluti e non ne vogliono oggi, perchè il vero spirito del radiantismo in questo caso ce lo ha sempre impedito, e perchè è sempre stata una attività degli stessi manutentori messa a disposizione di tutti: tale doveva rimanere ed tale è rimasta.
Ma i tempi cambiano, le possibilità e gli interessi idem.
Quindi rimettiamo anche a voi questa decisione, a tutti coloro che in qualche modo interessa dire la propria opinione, ascolteremo tutti, o quasi, ( chi lo voleva chiuso da tempo può anche astenersi...) quindi la domanda:
Il LINK NAZIONALE ANALOGICO LO CHIUDIAMO?
Scrivete alla segreteria Cisar che girerà le comunicazioni al caro Natale IW0UIF e poi decideremo.
Il link Nazionale CISAR , un pezzo della storia di tutti i radioamatori italiani da oltre vent'anni.
73
IW5CGM Giuseppe