Il Ministero S.E.C. contro il decreto Pisanu? O forse no...

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Creato Giovedì, 20 Maggio 2010

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 Il Ministero S.E.C. contro il decreto Pisanu?
 O forse no... leggiamo meglio!

 

 
    Con un articolo che porta la data del 18 maggio, leggiamo in rete la notizia, data con grande enfasi, nella quale si afferma che il Ministero dello Sviluppo Economico e Comunicazioni avrebbe dato parere favorevole alla connessione ad Internet attraverso la rete D-STAR DD.

O almeno questo è quello che si vuole far credere a chi legge l’articolo...

 

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Per di più si riporta questo fatto a riprova del “fallimento delle associazioni” e del presunto “schiaffo morale” al C.I.S.A.R. che si era permesso di chiedere che attraverso il ripetitore di Roma IR0UAC non venisse offerta connettività Internet. Secondo l’autore, questa sarebbe anche la presunta causa dello spegnimento del ripetitore stesso, pretesa sempre dal C.I.S.A.R.

A questo punto va chiarito una volta per tutte, ma era già stato scritto su queste stesse pagine, che lo spegnimento di IR0UAC  mai è stato chiesto dal C.I.S.A.R. , ma bensì  le apparecchiature sono state riconsegnate all’associazione, perlopiù per l’impossibilità da parte del manutentore responsabile di gestirlo nel rispetto delle regole associative e normative.

E’ quindi del tutto ridicolo affermare che ci sia stata una volontà “punitiva” verso chicchessia, poiché nella più totale trasparenza che contraddistingue l’attuale gestione della associazione, abbiamo sempre solo preteso che le sperimentazioni siano portate avanti con correttezza e rispetto delle regole.

Chi scrive il contrario mente sapendo di mentire, ma cosa ben più grave, espone tutta la comunità radioamatoriale al rischio di commettere un atto illecito e rischioso, diffondendo notizie fuorvianti.


Dallo stesso articolo leggiamo: “
La connessione dati via internet prevista dal sistema D-Star per i Radioamatori è compatibile con la normativa vigente” , frase citata senza un documento ufficiale ed organico che riporti l’esatta domanda posta e la conseguente articolata risposta.

Tale frase ci dice soltanto (si noti “connessione dati via Internet” e non “ad internet”!), quello che già sappiamo, come citato nella vigente normativa: “
E’ consentita l’interconnessione delle stazioni di radioamatore con le reti pubbliche di comunicazione elettronica per motivi esclusivi di emergenza o di conseguimento delle finalità proprie dell’attività di radioamatore

Molto diverso è invece fornire connettività indiscriminata attraverso un sistema che non permette l’identificazione sicura degli accessi, nelle modalità previste dal famoso decreto Pisanu (Legge 31 luglio 2005, n. 155), citato in oggetto. Cosa per la quale non ha senso chiedere alcun parere poiché la materia è già chiaramente regolamentata, con l’esito che tutti conosciamo. Tra gli altri, il motivo è pure lo stesso per cui oggi non è permesso offrire connettività Internet attraverso il Wi-Fi o altri sistemi sostituendosi ai provider, non essendo questo il fine proprio del radioamatore.


Riporto la sintesi di un vecchio articolo, tutt’ora visibile dalla stessa fonte, qualora ci fossero dubbi sull’uso che veniva fatto della porta DD di IR0UAC:

 


Configurazione traffico dati per accesso ad internet                    

giovedì 03 settembre 2009

 Mi giungono diverse richieste su come configurare il proprio ID1 per navigare su internet, attraverso la porta dati del ripetitore IR0UAC;    riassumo le poche cose da fare:

1) Configurare la propria scheda di rete, in questo modo:
2) Configurare l'apparato ID1:
3) Fatto questo, sintonizzate su 1285 Mhz, simplex, modo DD e rilasciate il tasto "TX Inhibit"  
4) Aprire il browser internet e .... fate  vobis !

N.B.  Il computer DEVE essere scollegato da qualsiasi altra porta di rete, wi-fi, adsl...



Ci incuriosisce inoltre il motivo per cui chi si dice sicuro di difendere i diritti dei radioamatori, all’epoca dei fatti forniva connettività difendendo a spada tratta questa scelta, quando l’autorizzazione era sotto la responsabilità del C.I.S.A.R. e sull’autorizzazione non c’era più il suo nome. Oggi invece, che viene utilizzato un vecchio nominativo assegnato nel 2000 alla stazione speciale per il natale di Roma, come se fosse una regolare stazione ripetitrice, non viene fatto altrettanto e con la stessa facilità con cui si esortano tutti i radioamatori a farlo, grazie alla presunta risposta chiarificatrice.

Al termine desideriamo rimarcare come il C.I.S.A.R. non abbia mai perso di vista i propri obiettivi di tutela e salvaguardia dei diritti della comunità radioamatoriale in Italia, ma lavori costantemente in questo senso. La recente notizia dello sblocco della autorizzazioni ne è una prova, questa sì tangibile e documentata!


Il tempo delle sterili polemiche e delle prese in giro dovrebbe essere terminato da un pezzo, ora ci preme fare attività di sperimentazione tutti insieme con lo spirito che ci contraddistingue e nel rispetto delle regole e del buon senso più volte invocato.


Voglio chiudere questo intervento con una buona notizia: Il D-STAR C.I.S.A.R. sulla capitale ritornerà molto, ma molto presto. Ovviamente allo stato dell'arte in fatto di autocostruzione ed in rete multitrust!

                               Buona attività a tutti! Mauro Olivieri IW3ROW

 

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