Radioascolto: luglio 2015
Precedentemente annunciato per la fine di giugno, il comunicato del Governo serbo non lascia adito a dubbi: il 31 luglio la Radio Internazionale di Serbia – Radio Jugoslavia cesserà di esistere.
Questo riportato qui sotto è il laconico comunicato che Radio Serbia Internazionale - Radio Yugoslavia comunica sul suo portale e sulle QSL che molti di noi, incalliti amanti del radioascolto, stanno ricevendo a casa:
Gentili ascoltatori, il Governo serbo ha deciso che il 31 luglio la Radio Internazionale di Serbia – la Radio Jugoslavia cesserà di esistere. In questo modo sarà interrotta la nostra lunga collaborazione con Voi. Sarà interrotta anche la tradizione delle nostre trasmissioni per la diaspora serba e tutto il mondo, nelle quali venivano riportate in dodici lingue le notizie politiche ed economiche e gli articoli sulle offerte turistiche della Serbia e l'ex Jugoslavia, le loro bellezze naturali e la cultura. Le trasmissioni della Radio Internazionale di Serbia – la Radio Jugoslavia venivano trasmesse su onde corte per più di settantanove anni.
Il sito della radio riporta che per quattro ore si sono svolte manifestazioni di protesta. I rappresentanti degli impiegati della radio hanno consegnato al premier Aleksander Vucic una lettera nella quale è scritto, tra l'altro, che "è stato ribadito che la Serbia ha bisogno di una radio del genere e che esiste la possibilità che gli impiegati saranno licenziati senza fuoruscite". E ancora che "se non arriveranno le reazioni del Governo e il Ministero della Cultura e delle Informazioni, saranno tenute nuove manifestazioni di protesta."
Il direttore della Radio Internazionale di Serbia, Milorad Vujovic, ha detto che "è incomprensibile che sia stata presa la decisione che il 31 luglio sarà chiusa l’unica Radio statale che emetta le trasmissioni in onde corte sugli avvenimenti e la situazione in Serbia in undici lingue. Questa forma di autismo è inspiegabile. Secondo la legge sui media pubblici la nostra Radio potrebbe diventare parte del Servizio pubblico. Se cesserà di esistere l’unica Radio che emette il suo programma in onde corte in tutti i continenti sarà creato un vuoto nello spazio delle informazioni che saranno presentate alla comunità internazionale e la diaspora serba".
Condividiamo anche noi lo sconcerto per questa decisione; ricordiamo per inciso la situazione in Italia: da tempo sono state spente le emissioni di RAI International in Onda Corta e di RadioDue e RadioTre in Onda Media. Esprimiamo la nostra solidarietà ai dipendenti della Radio Internazionale di Serbia, di cui auspichiamo il salvataggio.
In un colloquio con la delegazione degli azionisti della compagnia Betek (che produce energia da fonti geotermali), il presidente Vujovic dichiara che "Le compagnie cinesi e gli imprenditori cinesi sono benvenuti in Serbia. Sono convinto che il nostro Paese e gli imprenditori cinesi possano collaborare molto bene e trarre profitto dagli investimenti in Serbia". Chissà che non succeda come per l'emittente Radio Montecarlo in Onda Media a 702 kHz...
Alla pagina www.ipetitions.com/petition/srbiji-treba-medunarodni-radio c'è un formulario elettronico per firmare una petizione, il testo è in serbo ed in inglese.
Radio Serbia Internazionale può essere ascoltata (ancora per poco) dalle 17:30 alle 18:00 UTC in lingua italiana su 6100 kHz. In lingua inglese dalle 13:00 alle 13:30 UTC su 9635 kHz, dalle 18:30 alle 19:00 su 6100 kHz.
Angelo Brunero IK1QLD (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. )